Il bujadnik (o buiadnik) è un dolce secco della Val Resia, in provincia di Udine. Un tempo era cotto sotto la cenere dei focolari avvolto nelle foglie di cavolo verza. Con il passare degli anni questa usanza si è persa e l’impasto viene steso sulla piastra del forno e servito in piccoli pezzi quadrati o rettangolari. Il bujadnik si prepara con farina di mais e frumento, uova, zucchero, panna, mele e/o pere cotte, fichi secchi, uva sultanina, frutta secca (noci o nocciole), lievito, semi di finocchio selvatico, cannella o carrube. Il dolce era preparato principalmente nei giorni festivi. La preparazione del dolce si tramanda di generazione in generazione adattandosi alle disponibilità degli ingredienti sulle tavole delle famiglie e alla loro stagionalità. Le persone più anziane riportano testimonianze sul bujadnik sin dalla fine dell’Ottocento, ma sicuramente il dolce era diffuso in tempi ancor più remoti. Oggi sono in pochi a conservare il segreto di questo dolce e la tradizione del bujadnik potrebbe presto interrompersi (Fonte Slow Food).
Ingredienti per 4 persone:
- 2 uova
- 275g farina di mais
- 125g farina di segale
- 100g farina 00
- 250g fichi secchi
- 200g uvetta sultanina
- 250g panna per dolci liquida
- 200g panna da cucina densa
- 150g zucchero
- 150g noci
- 1 bustina e mezza di lievito per dolci
- 3 mele
- 1 cucchiaio di semi di finocchio
- sale qb
- latte per lavorare l’impasto
- poco burro
PREPARAZIONE:
- Versate le uova in una terrina, unite lo zucchero e con lo sbattitore elettrico o la frusta a mano, mescolate fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungete, gradualmente e separatamente, la farina 00, la farina di segale e la farina di mais, aiutandovi (per impastare) con la panna e quindi aggiungendo del latte, quanto basta per far rimanere morbido l’impasto.
- Ammorbidite l’uva sultanina in una tazza con acqua tiepida per 10 minuti.
- Tagliate i fichi a pezzetti, tritate grossolanamente le noci e aggiungeteli all’impasto insieme con un pizzico di sale, i semi di finocchio e il lievito.
- Togliete l’uvetta dalla tazza, strizzatela e versatela nell’impasto.
- Sbucciate le mele, grattugiatele e incorporatele nel composto. Se l’impasto risulta troppo denso, aggiungete un po’ di latte.
- Sistemate in una tortiera un foglio di carta da forno poco più grande del recipiente, imburratelo, quindi infarinatelo con la farina di mais.
- Versate il composto nella tortiera e livellate la superficie con una spatola.
- Sistemate il recipiente in forno preriscaldato a 180° e fate cuocere per 45 minuti circa.
- Controllate la cottura con uno stuzzicadenti (che deve risultare asciutto), sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.
ma speriamo che non si interrompa affatto invece! La cosa bella della tecnologia è anche la possibilità di rispolverare e condividere pezzi di storia come questo (che a ben vedere è una storia decisamente buona!)
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Grazie mille Francesca! Spero che questi piatti tipici siano valorizzati: nel mio piccolo cercherò di parlarne e farli conoscere 🙂
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Pensa, sono di Gemona ma questo dolce non lo conoscevo … 🙂 Tu sei della zona?
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Ciao! In effetti io lo conosco solo perchè mia zia è resiana 🙂 Io invece sono del Tarvisiano
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Ah mio marito è di Bagni di Lusnizza 😀 quant’è piccolo il mondo 🙂
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😀
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Mi piace sempre scoprire la storia di ricette della tradizione. Questo dolce non lo conoscevo proprio. Hai fatto proprio bene a proporlo! Grazie!
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Grazie mille 🙂
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Questo dolce mi ricorda uno che fa mia madre, però senza farina di segale 🤔
Ed è buonissimo!! Con la farina di segale penso ancora di più!
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Ciao! A me piace molto perchè non è troppo dolce e si sentono bene tutti i sapori…
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Infatti mi sa che lo provo, forse mi manca solo la farina di mais…
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È peccato perdere dei piatti tipici però 😦
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Sono d’accordo! Dovrebbero essere riscoperti e valorizzati.
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